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“Repraesento” in latino significa rappresentare ma anche rievocare e riprodurre. Curiosa è la scomposizione di tale parola: un prefisso “re” (ripetitivo-rigenerativo), un avverbio “prae” (avanti) e un verbo “sentire” nell’accezione di provare sentimenti. Queste definizioni possono benissimo sintetizzare il nuovo progetto artistico del M° Marco Somadossi che verrà [rappresentato] dalla banda di Albiano sabato 19 luglio all’interno del “Simposio Internazionale di Scultura in Pietre Trentine” in un contesto del tutto particolare. Dall’idea di [ri]utilizzare uno spazio produttivo fragile ormai abbandonato per creare, per [rappresentare] ma anche [suscitare] in modo sonoro una nuova coscienza ambientale, s’è sviluppato un discorso musicale che, partendo da immagini sonore ancestrali cercherà di [ristabilire], attraverso i suoni del lavoro, un equilibrio fra l’operosità dell’uomo, lo sfruttamento della natura e l’arte. Il teatro naturale in cui si svolgerà lo spettacolo, appositamente allestito per l’occasione, diventa così un luogo che si trasforma, che attraverso i suoni si [rigenera] che [sente] nuova vita.
Musiche di Berio, Adler, Bryant, Somadossi, Bach, Melillo, Stravinskij.
19 luglio 2014
Cave di porfido Albiano (TN) ore 21.00
“Simposio Internazionale di scultura in pietre Trentine”